SEO e social network: link building attraverso Facebook e Twitter
Un paio di settimane fa suggerivo delle strategie di link building più o meno valide per la costruzione di trust e rank delle pagine dei nostri siti web. Un’opportunità ulteriore e poco esplorata ci è data dai social network: la condizione necessaria per attuare la strategia che vi suggerisco è avere una pagina Facebook con molti fan o un account Twitter piuttosto seguito. Quello che si offre è la visibilità di fronte a un pubblico tematizzato e numeroso, e ciò che si ottiene è un post o un articolo scritto su misura per noi e con un prezioso link alla nostra pagina di destinazione desiderata.
Vediamo un caso di studio: ho la fortuna di gestire l’attività SEO di un importante portale di cucina, che conta una fan page con oltre 125000 fan. Non è infrequente trovare, nella bacheca di detta fanpage (anche nei post che vengono automaticamente nascosti da Facebook), il commento di un fan che propone una ricetta del suo blog: la tentazione sarebbe quella di cancellare il post e liquidare così il malcapitato blogger. Perché invece non trarre vantaggio dalla stima che il blogger ha dimostrato nei nostri confronti e proporgli un accordo?
Nasce così il post for link: si propone al blogger di inserire un link al nostro sito (o a una nostra pagina) sul suo blog, o di scrivere un post a proposito di un contenuto da noi pubblicato: insomma, di parlare di noi inserendo un link all’interno di un articolo. In cambio, noi sbloccheremo la sua condivisione sulla nostra bacheca e così faremo per un massimo di 3 condivisioni settimanali. Nel caso di grossi siti e grosse pagine, saremo noi stessi a condividere il post che il nostro nuovo collaboratore ci propone, in modo da entrare nello streaming di notizie e aggiornamenti dei nostri fan e aumentare il CTR (click-through rate).
Gli indubbi vantaggi?
- non dobbiamo togliere del link juice alle nostre pagine inserendo un nuovo link, come richiederebbe un normale accordo di scambio link, peraltro sconsigliato dalle linee guida di Google;
- ci troveremo di punto in bianco con un link in più, tematizzato e contestuale, verso il nostro sito o una pagina che desideriamo spingere;
- dimostriamo ai nostri fan di essere grati nei confronti di chi ci stima, ci segue e partecipa alla comunità.
Purtroppo, non tutti hanno la fortuna di disporre di pagine Facebook così popolari e seguite, e di incontrare ottimi social media manager come quelli con cui ho la fortuna di lavorare. Si può sempre ripiegare su formule alternative come il tweet for link: se sono una persona molto influente e con molti follower, posto su Twitter un contenuto di un mio follower in cerca di popolarità, chiedendo in cambio un link all’interno del post stesso. Facile, indolore e, soprattutto, vantaggioso per entrambe le parti.
Ecco perché, per chi si occupa di SEO, è indispensabile conoscere e saper gestire gli strumenti social, creare pagine Facebook interessanti e con contenuto che invogli alla condivisione e gestire account Twitter per farsi conoscere. Come afferma Gianluca Fiorelli, la SEO non è morta ma è in continua evoluzione e richiede, a chi se ne occupa, skill sempre più eterogenei e in linea con l’evoluzione dei motori di ricerca: gestione dei social media, abilità nella produzione e nella progettazione del contenuto, marketing non specifico e abilità di SEO tecnica.
Classe 1985, laurea magistrale in lingue, Web Developer e SEO per passione prima che per professione, allenatore di basket e amante dello spirito critico. Dal 2012 è uno dei Polar Coffee